Come preparare il seitan

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Il seitan rappresenta uno degli elementi principali di una dieta povera di apporti proteici di origine animale come per esempio la dieta vegana. Il glutine di grano è alla base di questo alimento particolare che da qualche anno è disponibile soprattutto nei negozi macrobiotici e si presenta in forma di composto assai simile per consistenza e forma alla carne e che come questa può essere preparato. Solitamente il seitan è un prodotto costoso, anche per la sua ridotta produzione industriale, ma la tecnica per produrlo in casa è molto semplice ed alla portata di tutti, con un minimo di pazienza e di impegno.

Per prepararne una panetto da circa 3-400 grammi occorre un chilo di farina, di buona qualità e possibilmente biologica, che si impasterà con acqua in modo da ottenere un impasto solido e non appiccicoso, compatto e liscio.

Ottenuta la palla di pasta la si lascia completamente immersa in acqua per una notte.

Il giorno successivo si procede alla lavorazione del seitan, lavorando l’impasto sotto l’acqua corrente in uno scolapasta a buchi fini fino a che non sia scomparsa ogni traccia di amido e di altri componenti della farina, ottenendo così un preparato gommoso compatto e morbido di colore scuro tra il beige ed il marrone.

Si prepara a questo punto un brodo di verdura che si può arricchire, per dare al seitan maggior gusto, con salsa di soia.

Si fa bollire la palla di seitan per almeno un’ora, dopodichè la si sgocciola e la si lascia riposare, meglio se sotto un peso, per aumentarne la compattezza.

A questo punto il panetto di seitan può essere trattato allo stesso modo della carne, e quindi preparato a fette in scaloppine, arrostito, tritato per un ragù, marinato o cotto al cartoccio insieme a verdure miste.