Quello che a Pasqua si cucina sempre

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Campagne di sensibilizzazione a parte, l’agnello a Pasqua è fondamentale. Per onorare la tradizione, a  meno che non si abbiano limitazioni particolari a livello fisico, mentale o psicologico. Ecco allora, quali sono i piatti che a Pasqua non mancano i mai, sia che festeggi con i tuoi, sia che sei con vuoi.

Proviamo a fare mente locale su tutto quello che a Pasqua ci piacerebbe trovare in tavola. Non mancherà di nominare le uova, oppure l’arrosto, oppure ancora la pasta all’uovo, lasagna inclusa nella categoria. 

Iniziamo dalle uova perché ci sono dei paesi in cui c’è ancora l’usanza, durante la veglia della notte di Pasqua, di portare a benedire le uova sode da mangiare poi a colazione il giorno di dopo, insieme al sale per il brodo, al pane da spezzare con i famigliari e qualche pezzo di pizza dolce o cioccolato per i bambini. 

Le uova, per chi non ama mangiarle a colazione, si possono sempre fare ripiene, con del formaggio morbido, del tonno, accompagnandole con delle verdure sott’olio, pomodori verdi e  melanzane. Il tocco di classe è in un filo di crema di aceto balsamico, ma sono gusti. 

Sul primo piatto non si transige: lasagna tutta la vita. Ma è primavera e fare la solita lasagna sugosa non è del tutto soddisfacente, laddove addirittura controindicato. Meglio una lasagna verde, con pezzetti di frittata, carciofi, pesto di rucola e pinoli. La besciamella, manco a dirlo: ci sta una favola. 

E la favola continua con l’arrosto misto, con agnello incluso. Chi non si lascia intenerire dalle campagne di sensibilizzazione pro agnello è già nei prezzi del braciere. Eppure l’abbacchio panato e fritto, o al forno con le patate potrebbe davvero lasciarvi a bocca aperta. A voi la scelta.