Quanti tipi di spaghetti conosci?

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Ogni volta che sono indecisa sulla pasta da abbinare al sugo mi dico: con gli spaghetti non sbaglio sicuro ma poi nella dispensa ci sono le bavette, i bucatini, i capellini e degli spaghetti nemmeno l’ombra. Insomma ma quanti siete? Un riepilogo dei tipi di pasta lunga in cui potreste incappare. 

La premessa è che ogni tipo di pasta vuole il suo sugo. Per esempio i capelli d’angelo non vanno bene con l’amatriciana perché non raccolgono il sugo. Questo sugo chiama i bucatini. Come seconda premessa diciamo che la stessa pasta, nelle diverse regioni d’Italia, può acquisire un nome diverso. 

I bigoli per esempio sono degli spaghetti rudimentali ottenuti dalla lavorazione della farina integrale. Sono tradizionali del Veneto. 

I capellini invece sono un tipo di pasta secca non all’uovo e con diametro molto ridotto. Sono da considerare tradizionali esattamente come i fidelini o fidei all’uovo, originari della Liguria. 

Non sono tradizionali i fusilli lunghi della Campania mentre sono assolutamente tradizionali i pici tirati a mano che arrivano dalla Toscana. Poi ci sono – sempre dalla Campania – gli spaghetti (tradizionali), gli spaghettoni (non tradizionali) e gli spaghettini spilloncini (non tradizionali). 

Dalla Puglia arrivano i rustici tagliolini a sezione ovale di grana ruvida detti troccoli. E poi tornando in Campania citiamo vermicelli e vermicelloni. Qui si esauriscono quelli a sezione tonda. 

A sezione quadrata abbiamo spaghetti alla chitarra, tonnarelli, chitarrine e scialatielli, ciriole e manfricoli. 

A sezione rettangolare o a lente troviamo invece bavette, bavettine, linguine, linguettine, mafalde, mafaldine, reginette, trenette e tripoline. Rimandiamo a Wikipedia per quelle a nido e quelle a forma di tubo (tra cui i bucatini).