Panzanella

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C’è un piatto, in Toscana, che fa parte della tradizione ‘povera’. Si preparava quando non c’era nulla da mangiare e bisognava fare di necessità virtù. Si chiama ‘panzanella’ e ogni mamma che si rispetti riusciva a crearlo come se fosse una magia per far mangiare i suoi figli nei tempi di ristrettezze economiche. Oggi è un rispettatissimo antipasto servito negli agriturismi, dove si va a mangiare le prelibatezze di questa terra e a sentire le sue ‘storie’. Una di questa, per l’appunto, riguarda le origini della panzanella.

Ingredienti

Gli ingredienti, in questo caso, sono stati calcolati per quattro persone

Pane Casalingo affettato raffermo di tre giorni

Due Pomodori medi da insalata

Una cipolla rossa media

Un Cetriolo piccolo

Otto foglie di basilico

Olio extravergine d’oliva

Aceto rosso (poco)

Sale e pepe

Preparazione

Una volta acquisiti tutti gli ingredienti, si è pronti per passare all’opera. Basta poco, in fondo, ma serve cura. Per preparare la panzanella bisogna intanto munirsi di molto amore e, poi, di una zuppiera. Al suo interno bisognerà il pane affettato (si tratta del pane vecchio di 3 giorni). Esso andrà bagnato con acqua per cinque minuti buoni. Successivamente andrà strizzato per bene al fine di eliminare l’acqua in aumento. Poi, andranno unite tutte le verdure affettate. La panzanella si può a piacere con aceto olio sale e pepe e poi il tutto andrà. Si possono aggiungere anche dei pomodorini, un minimo di lattuga, e altri ingredienti leggeri che ne impreziosiscono ulteriormente il sapore. Sapore di ‘tradizione’ povera. Trattandosi di un piatto estivo, la panzanella si gusta ancora meglio se tenuta in frigo almeno un’ ora prima di essere servita in tavola.

Vini consigliati

Si può optare, come vuole la tradizione, per alcuni vini toscani quali lo Chardonnay toscano, l’Ansonica costa dell’Argentario, oppure per dei vini italiani: il Trebbiano d’Abruzzo o il Soave sono ad esempio molto indicati come accompagnamento alla panzanella.